Le pause attive sono attività di movimento della durata di 5-10 minuti. Integrano la didattica frontale attraverso semplici esercizi fisici; vengono gestiti dagli insegnanti; sono svolti assieme da tutti gli alunni durante l’orario scolastico.
Le linee di indirizzo sull’attività fisica del Ministero della Salute indicano le pause attive tra gli interventi da proporre a scuola per promuovere e facilitare l’attività fisica nei bambini e nei ragazzi.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le pause attive possono rappresentare una valida strategia per contrastare la sedentarietà e far sì che gli alunni raggiungano, durante l’intera giornata, la quota minima di attività fisica raccomandata per la salute (60 minuti al giorno nella fascia di età 5-17 anni), con vantaggi sul piano fisico, sociale, emotivo e cognitivo. Le pause attive hanno inoltre dimostrato di avere effetti positivi sul fronte del comportamento in classe e sulle funzioni cognitive, in particolare attenzione e concentrazione. Ci sono sia effetti immediati in particolare sulla memoria e sull’attenzione (che possono durare fino ad un’ora), sia effetti a lungo termine sulle funzioni esecutive se praticate per mesi o per anni.
In diverse classi del nostro Istituto le stiamo provando. Ecco cosa ne pensano gli alunni, i docenti e gli esperti in questi tre brevi video, in cui sono raccolte le impressioni di alcuni alunni e docenti che hanno incominciato a utilizzare le pause attive, oltre al parere degli esperti dell’Università e dell’Azienda USL sul progetto.